Le orchidee sono tra i fiori più amati e conosciuti, e a volte è difficile resistere alla tentazione di comprarne una da tenere in casa. Purtroppo però la maggior parte delle varietà ha qualche difficoltà nel sopravvivere in climi come il nostro, poiché sono piante originarie del Sudest asiatico. Dunque è necessario mettere in atto una serie di accortezze per prendersene cura in modo adeguato e poter godere poi della loro magnifica fioritura.
Seguendo queste indicazioni, infatti, riuscirete a far vivere le orchidee in casa di anno in anno.
1. Terreno e concimazione
Le orchidee devono essere interrare in un terriccio apposito che potete trovare anche in supermercati ben forniti, e periodicamente va somministrato un concime specifico ricco di fosforo e potassio, reperibile nei garden center. Quando acquistate la pianta, poi, chiedete se sia di quelle che devono essere tenute in vasi trasparenti: alcune hanno bisogno che anche le radici godano di un po’ di luce.
2. Esposizione
Le orchidee amano la luce, dunque non sopravvivono in ambienti ombrosi. Per questo, d’inverno è bene sistemarle dove possano godere dei raggi del sole per qualche ora al giorno, mentre d’estate è preferibile sistemarle in ambienti luminosi dove però non arrivi luce diretta nelle ore più calde, che potrebbe danneggiarle.
A seconda delle varietà, poi, le temperature ideali cambiano ma tendenzialmente sono piante adatte a climi caldi, dunque soffrono se la minima scende sotto ai 10-13°. Infine, le orchidee hanno bisogno anche di una discreta ventilazione, dunque è bene ogni tanto arieggiare le stanze in cui le teniamo, soprattutto dopo averle innaffiate, in modo da evitare ristagni d’acqua.
3. Potatura
Per far rifiorire le orchidee, dopo 3 giorni dalla caduta dei fiori si consiglia di tagliare il ramo con l’infiorescenza sopra al secondo nodo. Se in questo modo non dovesse comunque rifiorire, potete tagliare via tutto il ramo e la pianta tornerà a fiorire.
4. Innaffiatura
Le orchidee sono piante tropicali che nel loro habitat naturale crescono anche su tronchi, circondate da umidità ma non con le radici perennemente a bagno nell’acqua. Questo significa che per coltivarle in casa dobbiamo procedere ad innaffiarle di rado, solo quando il terriccio si è del tutto asciugato (controllate infilando un dito nel terreno, deve essere asciutto anche sotto allo strato superficiale). Si consiglia di bagnarle generosamente, assicurandosi che l’acqua fluisca via senza ristagnare, ed è sempre bene farlo di mattina.
Mettete in pratica questi consigli e potrete godervi la bellezza di queste piante straordinarie!