La luffa è una spugna vegetale, frutto di una pianta rampicante, conosciuta per le sue molteplici applicazioni, soprattutto come spugna per la pulizia e l’esfoliazione della pelle. Utilizzandola spesso per il bagno o la doccia e stando sempre a contatto con acqua e in ambienti umidi, va trattata nel modo corretto, prima che diventi un ricettacolo di batteri. Per mantenerla sempre pulita e disinfettata ci sono una serie di accorgimenti da seguire. Andiamo a vederli insieme.
Accorgimenti utili per mantenere la luffa sempre pulita e igienizzata
Per mantenere questa spugna pulita e igienizzata, dopo ogni utilizzo è importante lasciarla asciugare completamente. Evitate di conservarla in un ambiente umido o nell’acqua, poiché l’umidità può favorire la crescita di batteri e muffe.
Prima e dopo l’uso, dovete ricordarvi di sciacquarla sempre. Come tutte le spugne stando a contatto con residui di pelle morta, resti di sapone e acqua assorbe di tutto e rischia di emanare cattivi odori.
Una volta alla settimana è fondamentale lavarla con un detergente antibatterico o in alternativa immergerla in una soluzione di acqua calda e aceto bianco o succo di limone per circa 15 minuti. Questo aiuterà ad eliminare batteri e rimuovere eventuali residui di sapone.
Nonostante tutte le precauzioni che si possono prendere per mantenerla pulita è importante cambiarla ogni 2-3 mesi o anche prima se mostra segni di usura. Ricordate che la spugna è un oggetto personale e non dovrebbe essere condivisa con altre persone. Ogni membro della famiglia dovrebbe averne una propria per evitare il rischio di infezioni incrociate. Anche se è una spugna naturale e delicata evitate di passarla sulla pelle del viso.
Una pratica molto comune che aiuta a mantenere la spugna vegetale pulita e priva di batteri è quella di passarla di tanto in tanto al microonde per 20 secondi. Questa pratica oltre che disinfettarla ed uccidere i batteri, rimuove i cattivi odori che naturalmente la spugna può assorbire durante i vari utilizzi.