Alcuni giorni fa vi abbiamo presentato delle tecniche per combattere le erbacce, sottolineando però che non meritano quell’appellativo. In quell’occasione, abbiamo spiegato brevemente che, oltre a favorire la biodiversità, alcune di esse sono commestibili. Naturalmente, non tutte possono essere consumate, poiché alcune possono essere tossiche e causare malattie, ma alcune possono essere cucinate per il piacere delle vostre papille gustative (dopo esservi ben informati per evitare di confondere due piante). Vi presentiamo qui 8 esempi di erbacce che potete mangiare e che amerete avere nel piatto.
Queste erbacce sono quindi lontane dall’essere “piante indesiderate” e hanno decisamente di cattivo solo il nome, considerando che alcune di esse hanno anche proprietà medicinali (ortiche, ecc.)! Notate comunque che la nostra lista non è esaustiva: portulaca, piantaggine… non le abbiamo menzionate tutte.
Sommario
1) L’ortica
Dovevamo pur iniziare da qualche parte, quindi cominciamo con la più ovvia! Nonostante il suo effetto urticante sulla pelle sia sgradevole, questo piccolo difetto viene rapidamente dimenticato una volta in cucina! L’ortica è infatti apprezzata dai grandi chef e dai gastronomi di ogni tipo per il suo gusto unico e indescrivibile, ma piacevole in bocca. È quindi una delle migliori erbacce commestibili! Può essere consumata in insalata, mescolandola con verdure crude e salsa per eliminare l’effetto urticante, in infusione, in pesto da spalmare su panini, in quiche, in zuppe… Inoltre, questa pianta depurativa e disintossicante è ricca di minerali e vitamine e può essere raccolta durante tutto l’anno.
2) Il tarassaco
Il detto comune parla di mangiare i tarassachi fin dalla radice… beh! non siamo così lontani dalla realtà. Infatti, tutto nel tarassaco è commestibile: le foglie in insalata, i fiori in gelatina o vino, ecc. È una delle migliori piante commestibili del giardino. E se il suo nome deriva dai suoi effetti diuretici, le sue proprietà non si fermano qui, poiché è anche meraviglioso contro i reumatismi di ogni tipo e la ritenzione idrica. È anche un potente tonico che risveglia l’organismo e pulisce il sangue, oltre ad essere d’aiuto durante la digestione (stimola la secrezione biliare). Contiene sali minerali e vitamine A e C. Un consiglio importante: non raccoglieteli ovunque e soprattutto non lungo le strade (inquinamento) o in terreni trattati con prodotti chimici (veleni)… un consiglio che vale anche per altre erbe e funghi!
3) Ossalide cornuto
L’ossalide non rende tutti felici con la sua tendenza a invadere allegremente tutti gli spazi verdi e a resistere agli erbicidi anche efficaci! Tuttavia, può essere consumata facilmente. Tra marzo e settembre, raccogliete le sue foglie a forma di cuore il cui buon gusto acidulo aggiunge un valore sorprendente alle insalate di ogni tipo. Potete anche decidere di cuocerle un po’ alla maniera della acetosa, questo ridurrà i livelli di acido ossalico che contengono (questo elemento può causare carenze di calcio e quindi non è consigliato consumarlo troppo). I fiori fanno anche delle belle decorazioni. In genere si ritiene che sia meglio non mangiare i giovani frutti, ma tra maggio e giugno alcuni non esitano a metterli in un barattolo con aceto per fare un condimento che non ha nulla da invidiare ai capperi. Questa pianta con poteri diuretici, digestivi e anti-infiammatori non è adatta a chi soffre di gotta, iperacidità o calcoli renali.
4) L’assenzio
Questa cugina stretta di dragoncello e assenzio ha un piacevole potere aromatico. Infatti, tra aprile e giugno, potete raccogliere l’estremità dei suoi steli. Si tratta di un serbatoio di sapori dolci e delicati. È delizioso sia in insalata che in dolci come frittelle fatte in casa. Alcune ricette la invitano addirittura nelle preparazioni di salse stufate per pesci e carni, per un tocco in più di rotondità! Aiuta anche a digerire cibi grassi e combatte i disturbi gastrici. Tuttavia, è sconsigliato consumarla troppo regolarmente ed è vietata alle donne in gravidanza e in allattamento!