Anche oggi, soprattutto oggi, risparmiare è un dogma assoluto per molte famiglie. La situazione economica in cui ci troviamo è risaputa, segnata dall’inflazione, che non ha esentato nessuno. E, così, certi temi tornano quantomai di attualità, ad esempio la tecnica ideale per lavare i piatti.
Il metodo per lavare i piatti consumando meno acqua
La lavastoviglie costituisce uno degli elettrodomestici più diffusi. Di sicuro, ci semplifica di parecchio le operazioni, tuttavia bisogna capire se sia la soluzione ideale. Perché un’alternativa esiste e si chiama… lavaggio a mano. Eh già, la vecchia maniera, applicata dalle nostre nonne. Magari qualche tua amica ha deciso di recuperare le vecchie abitudini, convinta di tenere sotto controllo le spese.
Dal canto tuo, sei rimasta riluttante e pensi sia un inutile spreco di energie, nonché di tempo. Ma chi avrà ragione? Davvero lavare i piatti a mano ne vale la pena? Cerchiamo di vederci chiaro sulla questione.
La proposta vecchia maniera è pure quella più dispendiosa. A fronte dell’impegno profuso, ci saranno dei considerevoli benefici in bolletta? Ebbene no.
Lo ha rivelato uno studio realizzato dall’Università di Bonn, secondo cui la lavastoviglie, usata al pieno delle proprie capacità, utilizza in media 88 litri d’acqua. Invece, lavare i piatti a mano richiede tra i 102 e i 103 litri d’acqua. Una differenza considerevole, anche spiazzante, poiché, di primo acchito, verrebbe da associare la fatica a maggiori benefici. E, invece, non è così.
Dunque, sii fiera: sei tu quella ad avere ragione, mica le tue amiche! La prossima volta che ti capita di rivederle, faglielo magari sapere. Perché un conto è esprimere un parere basato su semplici sensazioni, un altro affidarsi ai numeri, che non mentono mai.
Risparmiare oltre 32 mila litri d’acqua in un anno è una prospettiva troppo allettante per essere ignorata. Occhio, però: i vantaggi li otterrai a patto usare la lavastoviglie al massimo della sua capienza.