Il tempo lascia a desiderare. Un cielo plumbeo è il peggior segnale di “sciagura”, se devi asciugare dei capi appena lavati. O così almeno potresti pensare perché, in realtà, il metodo ERS ti esenterà da tribolazioni.
Come porre in pratica il metodo ERS
Il termine, che sta per strizzatore, termosifone e sale, sarà il tuo alleato nelle operazioni di asciugatura rapida. Il trattamento inizia con una centrifuga, utile a espellere l’umidità presente negli indumenti e ad asciugarli in un battibaleno. Tuttavia, in via preventiva, leggi le etichette. Ciò poiché i tessuti fragili e delicati rischiano di riportare danni qualora vengano inseriti nello strizzatore.
Ora passiamo al secondo step: quello dell’asciugatura. Colloca il bucato su uno stendibiancheria, con i vestiti ben distanziati tra loro così da favorire la circolazione dell’aria. Impiega delle mollette e posiziona il tutto in una stanza a bassa umidità, vicino a un termosifone o, più in generale, a una fonte di calore.
Lo stesso risultato è ottenibile mettendo una ciotola di sale grosso nell’ambiente dove stendi la biancheria finché non si asciuga. L’ingrediente è in grado di dare ulteriori benefici, quali ad esempio nella pulizia dei piatti e di particolari zone della casa.
Ormai ti abbiamo spiegato per filo e per segno in cosa consiste il metodo ERS. In ogni caso, ti raccomandiamo vivamente di asciugare i panni all’aperto, laddove possibile. La tecnica appena illustrata devi considerarla come un piano di riserva, se il tempo sembra esserti rivoltato contro e, salvo improvvisi cambiamenti meteorologici, la situazione rimarrà invariata nelle ore successive.
Per scegliere una buona giornata da dedicare al lavaggio serviti, magari, delle previsioni del tempo. Ormai le trovi anche sul tuo smartphone, grazie alle innumerevoli app che ne parlano, oltre ai siti, specializzati o meno. Stendere la biancheria in una stanza dell’abitazione può provocare umidità in eccesso, terreno favorevole per la formazione di muffa.