Sempre più spesso l’ecologia moderna guarda a usi e costumi del passato, dove ingredienti più semplici producevano risultati alle volte migliori. Un esempio è quello della cenere nel bucato, un suggerimento che ogni nonna avrà dato una volta nella vita.
Naturalezza, tradizione, storia, utilità, efficacia… sono solo alcuni dei valori che portano ad adottare soluzioni che possono sembrare ataviche, ma sono estremamente attuali.
Senza contare il vantaggio economico dato dal costo essenzialmente nullo di alcuni tra tali ingredienti, forgiati da un tempo in cui a sceglierli era la necessità.
Vediamo dunque come trasformare la cenere in un detersivo dai risultati impareggiabili: la liscivia.
La liscivia
Tutto ciò che occorre sono 5L di acqua e 1Kg di cenere. Se si vuole preparare una maggiore quantità di prodotto bisogna in ogni caso prestare attenzione a mantenere questa proporzione 5:1.
In una pentola di alluminio si deve portare l’acqua a bollore e si versa la cenere, mescolando a fiamma bassa per non far attaccare il composto.
Successivamente si filtra quanto ottenuto eliminando l’acqua in eccesso. Una volta filtrato, si pesa il composto e si aggiunge ad esso il medesimo peso in olio d’oliva.
Questo mix va fatto nuovamente bollire per circa due ore. Si formerà uno strato spumoso e biancastro che può essere prelevato e lasciato essiccare per qualche settimana, ricavando pezzi di sapone efficiente ed ecosostenibile.
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Per il lavaggio
Se si formano delle saponette con il composto, utilizzarle è molto semplice: un pezzo di sapone asciutto va strofinato sulle macchie, poi i capi vanno lasciati in ammollo due ore in acqua e scaglie di sapone. Si può aggiungere anche del sapone di Marsiglia per un risultato ancora migliore.
In seguito si può procedere con un normale ciclo di lavaggio in lavatrice.
Se il composto viene conservato liquido, lo si può utilizzare direttamente in lavatrice, mettendone un cucchiaio nell’apposita vaschetta.
