Spesso si considera il marmo come un materiale indistruttibile ed impossibile da danneggiare. In realtà anche i pavimenti in marmo possono usurarsi se non si ricorre alle giuste accortezze.
Si tratta certamente di una pavimentazione meno delicata rispetto al parquet, eppure l’uso di sostanze chimiche troppo aggressive o di prodotti inadeguati può macchiare e deturpare anche il marmo più tenace.
Detersivi, sostanze abrasive ed acidi possono corrodere irreparabilmente questo materiale, creando buchi e difformità antiestetiche. Persino il succo di limone, a bassa acidità, può produrre tali effetti.
Prodotti e metodi sicuri
Esclusa qualsiasi sostanza aggressiva, cosa si può utilizzare? Prima di tutto la scelta del panno è fondamentale: anche le fibre di quest’ultimo potrebbero produrre danni di tipo abrasivo!
Per azzerare ogni rischio si consiglia di utilizzare panni in microfibra, in camoscio o in ogni caso tendenzialmente morbidi. Ciò è valido sia per stendere i detergenti, sia per asciugare i pavimenti.
In termini di prodotti invece la scelta migliore ricade su detergenti neutri, perché anche quelli troppo basici possono alterare la qualità del marmo. Se si vuole utilizzare l’ammoniaca ad esempio, bisogna diluirla in molta acqua.
Macchie ed opacità
Soprattutto se bianco, il marmo tende con il tempo ad opacizzare e perdere la propria lucentezza. Esistono dei trucchi per rimediare.
Sapone di Marsiglia e cere naturali sono i prodotti più efficaci in assoluto per riconferire brillantezza al pavimento.
Per il marmo scuro invece un’opzione infallibile è l’uso della pietra pomice. Alcuni impiegano anche l’acqua ossigenata, ricordando però di sciacquare ed asciugare bene dopo l’uso.
Le macchie non sono infrequenti, considerando che si tratti di un materiale poroso e sensibile al più delle sostanze liquide.
Per la rimozione si può ricorrere nuovamente alla pietra pomice oppure alla fecola di patate. Basta versarne un po’ sulla macchia e lasciar agire per qualche ora prima di sciacquare ed asciugare bene.
