Col nome pothos ci si riferisce in genere allo Scindapsus o epipremnum, ovvero una delle piante da appartamento più diffuse. Si tratta di una specie che infatti riesce a sopravvivere in condizioni in cui molte altre morirebbero, ed è per questo che anche chi non ha pollice verde la sceglie per decorare la casa.
Con le loro foglie a cuore grandi e dal verde brillante, i pothos sono molto belli a vedersi e riescono a vivere anche in periodi di caldo secco, ambienti con aria priva di umidità, stanze con polvere, angoli bui, e in casi di prolungata siccità. Sono varietà rampicanti che possono crescere su una gran varietà di supporti, e nelle case spesso incorniciano stipiti di porte oppure lasciando scendere la loro “chioma” dalla sommità di qualche mobile.
Una delle loro qualità più importanti è che sono in grado di eliminare tossine dall’aria che respiriamo, funzionando come purificatori naturali che rendono le nostre case ambienti più salutari. Vale la pena prendersi cura di loro nel modo giusto per farli crescere rigogliosi.
Esposizione: non amano la luce diretta, quindi sistemateli in luoghi moderatamente luminosi. Quando si dice che una pianta resiste in angoli bui non si intende l’espressione in modo letterale. La luce è fondamentale per la fotosintesi, ma questa specie in particolare può trovarsi in stanze mediamente luminose, senza dover stare per forza sui davanzali o dove arrivino i raggi del sole direttamente. Per tutto l’arco dell’anno la temperatura non dovrebbe mai scendere di sotto dei 12-15°C, altrimenti la pianta potrebbe non riuscire a sopravvivvere. La temperatura ideale è tra 18 e 25 gradi.
Innaffiatura: sebbene non siano piante con particolari esigenze idriche, con l’aumento delle temperature non ci si può dimenticare di loro troppo a lungo come invece succede in inverno. Ricordatevi di controllare lo stato del terreno almeno una volta a settimana (e due durante i periodi più caldi), infilando un dito in modo da raggiungere qualche cm di profondità: se è tutto asciutto, è ora di dare acqua di nuovo. Servitevi di sottovasi solo in primavera ed estate, ed evitate che il ristagno idrico sia eccessivo.
Terriccio: va benissimo il terriccio universale, l’importante è che sia di buona qualità e ben sciolto, ovvero non compatto. Le piante hanno sempre bisogno di non rimanere con le radici fradicie troppo a lungo, quindi bisogna assicurare un buon drenaggio.
Se ben coltivata, la vostra pianta di pothos crescerà abbastanza velocemente, quindi con la fine dell’inverno potrebbe essere il caso di rinvasare, in modo da dare alle radici lo spazio per crescere. Quando infatti le radici di una pianta occupano tutto lo spazio disponibile, consumando la terra, non hanno abbastanza nutrienti per sopravvivere e ci costringono a innaffiare molto più spesso, senza però apparire belle e rigogliose. Scegliete quindi un vaso di una misura più grande, e spostatevi il vostro pothos appena finisce il freddo invernale.
Concime: se volete aiutare la pianta, somministrate concime per piante verdi in primavera ed estate, massimo ogni due settimane (non più spesso).
Potatura: quando vedete che i rami sembrano sottili e poco vigorosi, accorciateli per rinforzare la pianta. Con le talee si possono creare tante nuove piante.
Buon giardinaggio!