Il bicarbonato può essere utilizzato per la pulizia dei pavimenti, almeno in certi casi. A volte, invece, occorre valutare prodotti alternativi, poiché altrimenti si correrebbe il rischio di rovinare la superficie.
Il bicarbonato non è l’unica soluzione per riportare i pavimenti allo stato originale
A prescindere dal materiale, trovano spesso ricorso il sapone di Marsiglia, l’acido citrico, il succo di limone, l’aceto bianco e l’olio d’oliva. Resta comunque il fatto che ogni considerazione va rapportata in base alle necessità specifiche.
Ad esempio, il bicarbonato è ottimo per sgrassare i pavimenti rivestiti di parquet. Difatti, il legno risponde bene al suo trattamento. Ricordati di lucidarlo con un panno di lana (ovvero in fibre naturali) imbevuto di olio d’oliva.
Ma in altre occasioni il bicarbonato non è l’ideale nel mantenimento dei pavimenti. Anzi, se la vogliamo proprio dire tutta, è altamente sconsigliato sicché risulta totalmente inefficace o addirittura crea dei danni.
E veniamo quindi alle piastrelle in cotto. Qui conviene pensare a soluzioni di riserva. Quali? La pulizia dei pavimenti in cotto può essere eseguita con successo impiegando l’aceto, specie il cosiddetto aceto bianco o aceto di alcool. Reperirlo è davvero semplice: basta recarsi presso qualsiasi supermercato.
Alla pari del parquet, pure il cotto richiede un passaggio di lucidatura e l’olio di oliva è sempre all’altezza del compito.
Un’ulteriore tipologia di pavimenti da non trattare con il bicarbonato di sodio sono quelli in marmo. Sebbene a primo acchito si abbia l’impressione di avere un materiale resistente, in realtà il marmo è parecchio suscettibile a determinate sostanze, tra cui l’aceto, il succo di limone e, appunto, il bicarbonato.
Lascia perdere soluzioni fai da te con i suddetti ingredienti per occuparti del marmo, visto che andrai solamente a peggiorare la situazione. Finirai per opacizzare la superficie. Al contrario, con il marmo si sposa bene il sapone di Marsiglia.