Quando si pensa ai parassiti che possono frequentemente colonizzare gli ambienti domestici la prima immagine che viene alla mente è quella dei pesciolini d’argento.
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Scientificamente denominati Lepisma saccharina, questi piccoli animaletti si guadagnano il loro appellativo familiare per via del colore iridescente.
Chi non ne ha mai visti in una cantina, in un ripostiglio o persino in un cassetto chiuso da tempo? Essi infatti prediligono luoghi umidi e bui, e seppure non costituiscano un rischio sanitario di certo possono essere fastidiosi.
Come combatterli? Ecco il migliore rimedio naturale per dire definitivamente loro addio.
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Pesciolini d’argento: conoscerli e respingerli
Per poterli cacciare in maniera efficace e definitiva dalle abitazioni bisogna di certo prima comprenderne i comportamenti e le abitudini.
Si tratta di animaletti dotati di lunghe antenne ma privi di ali, che prediligono l’oscurità e raramente sono visibili alla luce del giorno, e solo per brevi istanti.
Sono estremamente pavidi, si muovono in fretta e si riproducono molto velocemente oltre che molto facilmente.
La loro dieta consiste principalmente di silicone, carta o cartone, nonostante in natura ricerchino alimenti ricchi di amido.
Per prevenirne la comparsa e la moltiplicazione la prima mossa arguta è chiudere crepe e discontinuità di mobilio e pareti, oltre che evitare perdite di acqua.
Ma l’unico rimedio naturale davvero efficace è costituito dalla farina fossile, anche nota come terra diatomacea. Si tratta di roccia silicea sedimentaria polverizzata, acquistabile nei negozi specializzati in materiali da costruzione.
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Cospargere le aree buie ed umide con tale polvere assicura la disidratazione dell’ambiente e conseguentemente crea una condizione sfavorevole alla proliferazione di questi piccoli invasori.
La si può utilizzare persino per contrastare blatte, formiche ed altri insetti.