Viviamo in un’epoca dove, a causa dell’inflazione, fatichiamo spesso a far quadrare i bilanci familiari. Purtroppo, è una realtà con cui ci dobbiamo confrontare ogni giorno. Per ridurre le spese può senz’altro aiutare imparare a svolgere i lavori domestici, tipo pulire la canna fumaria.
Invece di focalizzarci sul problema, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Approcciamo le difficoltà incontrate come un modo di apprendere qualcosa di nuovo, di metterci alla prova in sfide mai affrontate prima.
Il metodo per pulire la canna fumaria in autonomia
L’idea di pulire la canna fumaria forse ti rende un po’ irrequieta. Ti chiederai se ne sarai in grado. In fondo, non avendo mai provato è naturale provare del timore. Eppure, è meno complicato di quanto potresti immaginare.
La chiave del successo è presto detta: seguire i passaggi giusti, in possesso degli strumenti adeguati, facili da reperire nei negozi specializzati. Prima di passare all’azione, contatta il tuo installatore per farti dare qualche dritta. Nessuno meglio di lui sa fornirti un’idea chiara e precisa sulle specifiche caratteristiche del camino.
Per pulire la canna fumaria hai due opzioni tra cui scegliere: dal tetto oppure da dentro casa. La prima è decisamente la meno sicura, perciò riflettici bene e se soffri di vertigini lascia stare perché rischi di farti davvero male. Un’operazione del genere è meglio affidarla a un professionista, che avrà le risorse e le competenze adeguate a occuparsene.
Al contrario, anche tu puoi pulire la canna fumaria da dentro casa. Procurati uno di quei kit venduti nei negozi di ferramenta, contenenti ricci (un’apposita spazzola in acciaio o plastica) e bastoni flessibili. Dopo averlo sigillato, spazzola man mano il camino.
Al raggiungimento della cima, fai scendere il riccio sino al livello del camino. Ripeti la procedura per quattro o cinque volte e, infine, raccogli fuliggine e carbone.