Il lampadario è un elemento estremamente funzionale per apportare luce all’ambiente, ma è anche un importante strumento di arredo, in grado di definire l’atmosfera della stanza.
Nonostante nel tempo possano perdere la foggia smaltata e brillante, non è necessaria la loro sostituzione.
Cosa farsene di un lampadario fatiscente o rotto? Le risposte per tale quesito sono a dir poco innumerevoli! Basta lasciare sfogo alla propria fantasia.
Ecco i migliori consigli su come ripristinare l’aspetto di un lampadario per riciclarlo in maniera creativa!
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Dare nuova vita al proprio lampadario: cosa fare
Un lampadario in ottone a più bracci rovinato e non più lucido come un tempo, può essere carteggiato e ritinteggiato. Potrete trasformarlo in un groviglio di rami con una tintura color legno, oppure in un motivo sobrio o eccentrico a seconda del gusto e delle tonalità impiegate.
Se la base del lampadario invece è in ceramica l’opzione migliore è impiegare uno spray acrilico opaco, di un colore a scelta. Bisogna passarne però almeno tre strati, rispettando i tempi di asciugatura nel mezzo.
Quando iniziano a rovinarsi invece i bracci di un lampadario in vimini un’idea delicata e raffinata è l’applicazione di nappine di tessuto per colmare i vuoti. Per questo rimedio basta munirsi di ago e filo! Si possono aggiungere persino perline, toppe e bottoni.
I lampadari in ferro battuto si prestano a più soluzioni di riciclo: per prima cosa è necessario carteggiare e tinteggiare i bracci, dipingendoli poi come si preferisca. I paralumi invece potranno essere rivestiti con carta di riso oppure stoffa per un aspetto del tutto nuovo!
Per i lampadari in vetro invece non resta che esplorare a raccolta tutti i residui di questo materiale che si hanno in casa: bottiglie di liquori, barattoli decorati, bicchieri dalle forme aggraziate e di classe… Ognuno di questi elementi costituisce un’ottima opzione di sostituzione dei paralumi.
Insomma, non resta che decidere quale nuova veste dare al proprio soggiorno!
