La pentola a pressione è un tipo di pentola progettata per cuocere cibi rapidamente a temperatura elevata utilizzando il vapore intrappolato all’interno del coperchio sigillato. Il vapore generato dalla cottura del cibo aumenta la pressione all’interno della pentola, aumentando così la temperatura di cottura.
Tutti i benefici della cottura con la pentola a pressione
I benefici che comporta utilizzare la pentola a pressione sono numerosi.
Innanzitutto il suo utilizzo permette di cucinare cibi in modo molto più veloce rispetto alle pentole tradizionali, grazie al vapore intrappolato all’interno. Ciò significa che è possibile cucinare cibi come fagioli, carne, zuppe in un tempo molto inferiore rispetto alla cottura tradizionale.
La pentola a pressione può essere utilizzata per cucinare cibi che altrimenti sarebbero difficili da cucinare, come la carne di manzo dura o i fagioli secchi. La pressione aiuta a cuocere questi cibi in un modo più uniforme rispetto alla cottura tradizionale.
Può essere utilizzata per cucinare cibi in modo più sano rispetto ad altre pentole. La cottura a vapore mantiene intatti i nutrienti e non richiede l’aggiunta di grassi o oli per evitare che i cibi si attacchino alla pentola.
Altro vantaggio di certo non trascurabile visto i tempi che corrono, può aiutare a risparmiare denaro. Poiché i cibi possono essere cucinati più velocemente e in modo più efficiente, significa che si può utilizzare meno energia per cucinare, il che può portare ad un risparmio sulla bolletta dell’energia.
Con l’uso costante della pentola a pressione puoi risparmiare fino al 70% di energia. Ciò comporta anche un altro beneficio legato all’ambiente, la diminuzione di emissioni di carbonio.
Se vuoi cucinare in modo davvero ecologico, quando la pentola comincerà a fischiare, e quindi avrà raggiunto il giusto grado, spegnila e fa in modo che i cibi completino la cottura senza fiamma ma solo con il vapore.
Un altro vantaggio è il risparmio di acqua. Mediamente ogni persona consuma dai 120 ai 220 litri di acqua al giorno, e per scopi alimentari si consuma circa il 3,5% del totale, circa 5 litri. Questo metodo di cottura quindi vi permetterà di ridurre lo spreco dell’acqua potabile.