Ebbene sì: anche i sacchetti dell’aspirapolvere ogni tanto vanno buttati. Se un diamante è per sempre, non così un sacchetto dell’aspirapolvere. Prima o poi si rovina, si rompe o inizia a puzzare a tal punto che non c’è rimedio naturale anti odore che tenga e deve essere gettato via. Oppure semplicemente raggiunge il massimo della sua capienza. Ma sappiamo effettivamente dove buttare i sacchetti nell’immondizia per riciclarli correttamente?
Dove buttare i sacchetti dell’aspirapolvere?
Nell’ambito della raccolta differenziata è importante riuscire a buttare correttamente nel giusto bidone i vari rifiuti. Altrimenti vanifichiamo tutti gli sforzi fatti. Solo che, effettivamente, ci sono alcuni oggetti che ci creano spesso dei problemi.
Questo anche perché non esiste un vademecum nazionale che spiega dove vada conferita ogni singola tipologia di oggetto o rifiuto. E anche perché, a volte, le regole cambiano da Comune a Comune.
Ma torniamo ai nostri sacchetti. Effettivamente in giro ne troviamo di diversi tipi:
- di carta spessa: sono forse quelli più diffusi
- microfibra o materiali sintetici: filtrano meglio
- tessuto non tessuto: sono capaci di trattenere anche gli allergeni
La bella notizia, però, è che indipendentemente dal materiale di cui sono fatti, i sacchetti dell’aspirapolvere vanno sempre buttati nel bidone dell’indifferenziata (il secco o il grigio, cioè nel bidone dei materiali che non possono essere riciclati).
Effettivamente i sacchetti in questione sono pieni di polvere, allergeni, sporcizia, capelli, peli e altri rifiuti che non si possono riciclare.
Per complicarci la vita, però, abbiamo anche gli aspirapolvere privi del sacchetto. Questi hanno dei serbatoi che, piano piano, si riempiono di polvere e sporcizia. Ma quando sono pieni, questi serbatoi devono essere svuotati. E dove dobbiamo svuotarli? Esattamente come prima nel bidone dell’indifferenziata.
Di sicuro non dovete svuotarli né nel bidone dell’umido né nel wc. Sarebbe un grave errore perché finireste con l’intasare il wc e inquinare le acque. Ricordatevi solo di assicurarvi che nel vostro Comune non ci siano indicazioni diverse. Per farlo, basta contattare la vostra Isola Ecologica di riferimento.