Sdoganato nell’età del Rinascimento, quando venne usato per innumerevoli opere d’arte, il marmo vanta ancora oggi un notevole ascendente. Pochi materiali lo eguagliano in quanto a bellezza e pregio, ma siccome ogni medaglia ha due facce, per un pro c’è un centro. In questo caso specifico, il punto debole consiste nella sua estrema delicatezza. Difatti, basta davvero poco per rovinarlo.
Come restituire al marmo la lucentezza iniziale dopo che diventa opaco
In precedenti occasioni ti abbiamo fornito alcune utili dritte su metodi efficaci e non aggressivi. Raggiungere entrambi gli obiettivi dovrebbe essere qualcosa di scontato, ma data la predisposizione a graffiarsi occorre avere un occhio di riguardo in più.
Stavolta, però, ci andremo a soffermare su un altro aspetto: la lucidatura. Nel momento in cui viene posato, il marmo viene trattato con delle apposite macchine industriali, affinché risplenda. Con il passare del tempo, tende a opacizzarsi, il che obbliga ad adottare dei validi rimedi.
Se pensi a qualche detergente, ti dobbiamo fermare: non ci riferiamo agli articoli immessi in commercio dalle aziende. Malgrado le realtà del settore siano foriere di prodotti specifici, sarebbe meglio evitarli sul nascere, sia perché costosi sia per via dei possibili effetti sulla salute dell’uomo. Ripescando i vecchi metodi adottati dalle nonne, alla loro epoca prendevano un comune straccio e lo inumidivano con acqua calda. Dopodiché, una volta fatto asciugare ben bene, passavano un vecchio maglione di lana, ormai non più indossato.
Come constaterai in prima persona, la tecnica funziona: davvero incredibile se pensiamo al fatto che è a costo zero! I nostri antenati ne sapevano davvero una in più del diavolo. Sprovvisti di tante comodità delle quali siamo oggi in possesso, avevano connaturata l’arte di arrangiarsi, sempre e comunque. Invece di correre al supermercato, dagli una chance: risparmierai e avrai una resa sul campo ottimale.