Chi non ha almeno una padella antiaderente in casa? Tra gli utensili più diffusi nelle nostre abitazioni, ha il pregio di impedire al cibo di attaccarsi al fondo. Con il passare del tempo, però, tenderà a perdere le sue proprietà, finché non smetterà di assolvere alla sua funzione e toccherà buttarla via.
Dei segnali ci suggeriscono che ormai è da cambiare, come la forma della superficie alterata, la presenza di graffi profondi o il rivestimento che cambia colore. Ma forse c’è ancora modo di recuperare la situazione.
Come recuperare la padella antiaderente con un po’ di sale
Invece di attendere il punto di non ritorno, è consigliabile eseguire degli interventi di manutenzione. In fondo, è piuttosto semplice occuparsene anche in maniera biologico. Eh sì, anche se il Teflon è la soluzione più gettonata tra le casalinghe (e i casalinghi) di tutto il mondo, ti raccomandiamo caldamente di evitarlo. Perché siamo tanto scettici a riguardo? Per via della sua natura chimica e, pertanto, potenzialmente pericolosa sulla salute.
In questo caso, per recuperare la padella antiaderente è di gran lunga preferibile un metodo al 100 per cento biologico, basato su tre semplici ingredienti:
- acqua;
- sale da cucina;
- sapone per piatti.
Come prima cosa, prendi una spugnetta morbida e imbevila in un mix di sapone per piatti e acqua tiepida, da passare sulla padella. Ora asciugala, prima di metterla su un fornello acceso. Aspetta che la padella diventi un po’ calda e versaci del sale da cucina, da distribuire in maniera uniforme lungo l’intera superficie, scuotendo dal manico.
Rimetti sul fornello per alcuni minuti, in attesa di vedere il sale imbrunito, con la colorazione tendente al dorato. Adesso togli dal fuoco e butta il sale. Permetti alla padella di raffreddarsi, onde evitare di scottarti, bagna della carta assorbente, strizza e passa di nuovo sull’area interessata.