La regola da non dimenticare mai per pulire il bollitore

Anche se non si direbbe, pulire il bollitore a fondo è quantomai necessario. Certo, non si sporca ma da qui a dire che non contiene germi ce ne passa.

L’acqua deposita, infatti, un cumulo di minerali e talvolta persino batteri, possibile causa di malattie e infezioni. Ma come pulire il bollitore al meglio? Ne parleremo proprio in questo articolo, dove ci soffermeremo su metodi semplici e naturali.

Pulire bollitore: parola d’ordine costanza!

Bollitore rosso accanto a tazze bianche

Di fatto, è preferibile evitare qualsivoglia detersivo. È sufficiente pulire il bollitore con acqua corrente per eliminare i residui di polvere e calcare, scrostando delicatamente i relativi residui. La procedura va svolta in maniera costante, affinché non si vengano a formare batteri e sostanze nocive abbiano modo di proliferare.

Oltre che alterare il sapore della bevanda, c’è il rischio di accusare disturbi nel tratto gastrointestinale.

Teiera

Preparate con un’acqua molto dura, le bevande avranno un sapore metallico poiché ricche di residuo fisso. Dunque, è sempre opportuno pulire il bollitore con regolarità.

Entrando a contatto con grandi quantità di acqua, tali strumenti rischiano di compromettere il risultato finale. Tergiversando il trattamento sarà sempre più di difficile esecuzione.

Tra le modalità di pulire il bollitore c’è quello di usufruire l’acqua corrente, ma non è l’unica via disponibile. Una minima quantità di detersivo per piatti sulla spugna è altresì all’altezza della situazione.

Non da meno un mix di aceto e acqua, con cui riempire il bollitore, lasciando agire per un po’ e strofinando poi via le tracce di calcare. 

Fumo esce dal bollitore

Dopodiché, si sciacqua più volte abbondantemente e si fa bollire un paio di volte. La raccomandazione di buttare via l’acqua prima di rifarne uso.

Non conta tanto il sistema da applicare per lavare il bollitore. L’importante è di prendersene cura con costanza. Ciò per fermare sul nascere “l’incursione” dei batteri, potenzialmente deleteri all’organismo.

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