Lasciare il caffè in frigorifero è un’idea che può sollevare più di qualche interrogativo.
Perché mai fare una cosa tanto stravagante (in apparenza)? Nessuno te ne ha forse mai parlato e, in tal caso, non ci sarebbe certamente da sorprendersi se provassi più qualche titubanza.
I disagi risparmiati dal caffè in frigorifero
Non avendolo mai posto in pratica, non hai, del resto, modo di definirla un’idea campata per aria. Pur provando della diffidenza dovresti provare a dare un’occasione, in quanto difficilmente ne rimarrai deluso. A maggior ragione dopo che ti avremo spiegato il motivo.
Una volta aperto, il frigo tende talvolta a emanare degli odori sgradevoli, così fastidiosi da far rivoltare lo stomaco, specialmente qualora vengano conservati all’interno degli alimenti, tipo alcuni formaggi, buoni sì, ma non dalla fragranza proprio eccellente, anzi. Per evitare tali convenienti, c’è appunto una soluzione: il caffè macinato in frigorifero.
Per neutralizzare gli odori spiacevoli spesso si impiega il bicarbonato di sodio. Un’ottima soluzione, sia chiaro, d’altro canto non è l’unico rimedio efficace. Dunque, se sei rimasto senza il bicarbonato metti in pratica un piano B. Lo stesso caffè macinato in frigorifero è una valida proposta, purché tu sappia sfruttarne fino in fondo le qualità.
Affinché risulti efficace, versa il caffè macinato in una ciotola e mettilo in frigo. Dubbi sulla durata? Mettili da parte, poiché ha una buona longevità, addirittura fino a un mese. Provvedi a sostituirlo in maniera periodica e avrai risolo uno dei disagi tipici della vita da casalinghe.
In aggiunta, se hai dei fondi di caffè avanzati, consumali seguendo il medesimo processo: qui non si butta via niente! Adotta giusto un accorgimento: una volta ogni due settimane cambialo, a dispetto del caffè macinato. Nonostante imponga un ricambio più frequente, è già una bella notizia sapere di poter riciclare un prodotto che, altrimenti, finirebbe dritto dritto nella spazzatura.