In tanti continuiamo a commettere sempre gli stessi errori con la raccolta differenziata. Certo, magari ci impegniamo anche parecchio, ma complice anche il fatto che non esiste un vademecum universale valido dappertutto (ci sono notevoli variazioni a seconda del Comune in merito), ecco che questi errori continuano a pesare sull’ambiente. Ma quali sono gli errori più comuni che, imperterriti, continuiamo a fare?
Non facciamo più questi errori con la raccolta differenziata
In teoria, con la raccolta differenziata, dovremmo andare a separare i vari materiali di cui sono fatti i rifiuti in modo che ciò che può essere riciclato lo sia. In questo modo riduciamo l’impatto ambientale dei rifiuti, dando anche una mano alla sostenibilità.
A livello teorico sappiamo tutti che dobbiamo separare carta, cartone, metallo, vetro, plastica, organico, rifiuti elettronici e ingombranti. Solo che, a volte, il confine fra questi materiali ci sfugge e finiamo con il buttare rifiuti nei bidoni sbagliati.
Fermo restando che ogni Comune ha le sue regole, ecco gli errori da non fare più:
- le lenti a contatto non dobbiamo buttarle nel WC, bensì nell’indifferenziata (nel secco o grigio, per intenderci). Tuttavia il blister che le contiene deve essere separato nelle sue parti di alluminio e plastica, parti che andranno conferite ciascuna nel proprio contenitore
- i gusci delle noci non devono essere buttati nel bidone dell’indifferenziata, bensì nel bidone dell’organico. Sono biodegradabili, al massimo potete gettarli nel compost
- il tubetto del dentifricio deve essere buttato suddividendo le sue parti (la plastica nella plastica, l’alluminio nell’alluminio e il cartone nella carta)
- le retine delle verdure non vanno nell’indifferenziata, bensì nella plastica
- i bicchieri di vetro non si buttano nel vetro, bensì nell’indifferenziata
- i giocattoli di plastica non si buttano nella plastica, bensì nell’indifferenziata
- le capsule di caffè vanno suddivise: i residui di caffè nell’umido, la capsula va nella plastica e i filtri nell’organico