Il forno a microonde torna spesso e volentieri utile, anche in modalità diverse tra di loro. Oltre a riscaldare rapidamente le pietanze e scongelare i cibi, si rivela prezioso in differenti contesti.
Soprattutto durante l’attuale periodo cerca di tenerne comunque a bada i consumi, applicando una serie di dritte, che ora ti forniremo.
Come non usare il forno a microonde
A seconda della modalità di utilizzo del forno a microonde esso richiede più o meno energia elettrica, derivante dalla potenza e dalla durata di impiego. Il recente caro bolletta rende quanto mai imprescindibile adottare un insieme di valide accortezze, così da scongiurare sprechi inutili.
In tanti sono pronti a interrogarsi se convenga, da un punto di vista economico, adoperare il forno a microonde oppure quello elettrico. Si tratta di elettrodomestici a loro modo unici, dotati di precise peculiarità, punti di forza e aree carenti (almeno in rapporto alla controparte). Ecco perché la scelta ricade sull’una o sull’altra a seconda della pietanza da cucinare.
Non esiste una risposta assoluta, valida in qualsiasi circostanza. Senz’altro se sei di corsa e devi riscaldare il cibo è preferibile puntare sul forno a microonde, in quanto richiederà giusto una manciata di minuti. Ricorri alla funzione ‘defrost’ per scongelare gli alimenti in pochi istanti. Oltretutto, ti dà modo di introdurvi all’interno i contenitori di plastica, senza occupare eccessivo spazio.
Ma siccome ogni faccia ha due medaglie cerchiamo di prendere in analisi pure i difetti. In confronto al forno tradizionale non riscalda le pietanze in maniera uniforme, ma, aspetto ancora più rilevante, non è adatto a qualunque alimento.
In determinati casi è meglio lasciare perdere per non incorrere in vere e proprie disdette. In aggiunta, le temperature di cottura risultano ben più moderate. Ergo, usarlo per un breve lasso di tempo conviene, mentre nel caso di cotture lunghe varrà la pena optare in favore del forno elettrico.
