Vi spieghiamo quali sono i segnali che indicano che il vostro gatto ha, probabilmente, ingerito una pianta tossica e come comportarvi. Vi sveliamo anche l’elenco delle piante che non dovete assolutamente mettere in casa.
I tuoi gatti hanno ingerito una pianta tossica, che fare
La maggior parte dei sintomi evidenti quando un gatto è stato avvelenato sono il risultato di irritazione o infiammazione, come arrossamento, gonfiore o prurito della pelle o della bocca. Se il principio tossico colpisce direttamente un particolare organo, i sintomi saranno correlati a quell’organo.
Ecco alcuni sintomi che potrebbero manifestarsi:
difficoltà a respirare (se le vie aeree sono interessate);
sbavamento o difficoltà a deglutire (se la bocca, la gola o l’esofago sono colpiti);
vomito (se lo stomaco o l’intestino sono quelli danneggiati dalla pianta tossica);
diarrea (se l’intestino o il colon sono interessati);
bere e urinare eccessivamente (se ciò che è stato danneggiato sono i reni);
battito cardiaco veloce, lento o irregolare (se la pianta attacca direttamente il cuore)
Gatto
Gatto – imilanesi.nanopress.it
Se ormai siete certi che il vostro gatto abbia ingerito una pianta velenosa, la prima cosa che dovete fare è rimuovere gli eventuali residui della stella sul suo pelo, sul muso e sulla pelle. Dopo, dovete assolutamente correre dal veterinario.
Ricordatevi che identificare la pianta che è stata ingerita dal gatto è molto importante per determinare il trattamento. Se non sai che tipo di pianta è e puoi portare un campione dal veterinario.
Se il tuo gatto ha vomitato, puoi anche portare con te un campione di vomito quando vai in ufficio.
Questi sono solo una serie di accorgimenti da prendere prima di recarsi dal veterinario, fondamentali per assicurarti di lasciare il tuo gatto nelle migliori mani.
Ma quali sono le piante che potrebbero fare male al tuo animale domestico? Vediamole tutte insieme.
Ecco l’elenco di quelle che non devi mettere dentro casa
La prima pianta che potrebbe essere tossica per il tuo gatto è la Dieffenbachia, che provoca irritazioni soprattutto nel cavo orale. Poi ci sono i Lillà, conosciutissimi, che però possono generare al gatto problemi respiratori e anche intestinali.
Non dimentichiamoci del Ficus, che dà più o meno gli stessi sintomi della Dieffenbachia. Poi l’Oleandro, che oltre che provocare i sintomi del Lillà può dare anche debolezza.
Piante tossiche per i gatti
Piante tossiche per i gatti – imilanesi.nanopress.it
La Lattuga d’acqua, che causa sempre irritazioni al cavo orale, e poi l’Alocasia, che può contaminare anche i denti causando un grande fastidio in questi dolcissimi animali domestici. Poi il Caladium, il Ciclamino, l’Iris e anche alcune piante grasse, come ad esempio l’aloe vera e il cactus.
In generale, quindi, le piante tossiche non sono mortali per i nostri gatti, se la loro ingestione viene presa in tempo e il gatto non viene abbandonato a se stesse e trascurato. È fondamentale, però, che la sua famiglia tenga d’occhio sempre l’animale domestico per notare se ci sono dei particolari cambiamenti.