Dopo tanti mesi di sacrifici e probabilmente anche dopo aver speso parecchi soldi non c’è nulla di peggio. Tra tutte le piante che si rovinano facilmente, perché hanno bisogno di particolari cure c’è l’orchidea.
Ad affliggerla sono le radici che dal nulla si possono anche trovare marce nonostante si faccia attenzione annaffiare la pianta correttamente, senza eccedere.
Come prendersi cura dell’orchidea?
Le orchidee per esempio sono delle piante bellissime, che regalano gioie ma che richiedono un’ottima aerazione, perché altrimenti muoiono per soffocamento. Dovrebbero crescere sugli alberi, per cui se le trattiamo come tutte le altre piante d’appartamento, all’improvviso le foglie diventano gialle, le radici marciscono e i fiori cadono. Attenzione perché non può succedere soltanto con questa tipologia di pianta, ma con tutte.
Per fortuna, anche se le radici in parte oppure del tutto sono morte ci sono delle probabilità che consentono di sperare e pensare di poterò mettere in salvo la pianta. Basta seguire delle indicazioni particolari per riportarla in vita in maniera tutto sommato semplice e rapida.
Come capire se la pianta è secca, morta o quasi morta osservando le sue foglie
Se le foglie sono gialle, allora probabilmente la piantina ha ricevuto poca acqua oppure il terriccio è stato lasciato per troppo tempo bagnato. Il ristagno dell’acqua fa marcire la radice e quindi la pianta muore all’improvviso. Se invece le foglie sono raggrinzite allora vuol dire che non ha ricevuto abbastanza acqua, per cui è andata incontro a disidratazione.
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In linea generale una pianta marcisce perché viene bagnata in eccesso per cui le radici non hanno il giusto tempo per asciugare, perché le innaffiature sono ravvicinate tra loro. Una seconda ipotesi può essere semplicemente che l’acqua va a ristagnare nel sottovaso, promuovendo anche la proliferazione delle infezioni da parte dei funghi o di altri parassiti.
Come salvare la pianta quasi morta
Per salvare la pianta bisogna svasarla, andando a togliere tutto il substrato che copre le radici e poi togliere quelle marce e lasciate soltanto quelle sane. Le foglie sane sono quelle verdi oppure bianche, mentre quelle marce o secche sono marroni, oppure nere.
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Poi si sterilizza la radice con il perossido di idrogeno al 3%, si invasa la piantina in un nuovo vaso con il substrato asciutto e si inumidisce con la carta da cucina ogni singola foglia, in modo tale da idratarla. Una volta fatto si deve attendere almeno due o tre giorni per l’annaffiatura, in questo modo la pianta dovrebbe tornare praticamente in perfette condizioni di salute, come appena acquistata.
Il secondo metodo certamente efficace pronto a salvare una o più vite
Un secondo metodo consiste nel tagliare i rametti secchi, togliere quindi tutte le foglie secche, lasciare fuori solo la radice, mettere dentro un vaso un po’ di cemento asciutto ovviamente, ne basta un cucchiaio. A questo si deve aggiungere mezzo litro d’acqua, poi si va a girare il composto, si versa un po’ di quest’acqua dentro un contenitore abbastanza grande, all’interno del quale si devono andare ad immergere le radici.
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A questo punto le si lascia così per 30 minuti. Poi si fa asciugare la radice per un’oretta, si mette dentro un vaso e si ricopre con del terriccio. Dopo una settimana si versa dell’acqua dentro un altro contenitore, quindi si taglia una foglia di aloe vera e la si mette dentro l’acqua cercando di far uscire il gel dell’aloe che è miracoloso in qualsiasi contesto.
L’acqua quindi si utilizza per annaffiare la pianta, che si copre e si lascia coperta come fosse dentro una serra. La si scopre dopo al massimo 3 settimane, a grande sorpresa la piantina avrà creato delle nuove foglie e quindi sarà tornata in vita.
Una volta ottenuto questo risultato, si consiglia di seguire delle linee guida che consentono di occuparsi al meglio di questa vita, senza esagerare con l’acqua o senza dimenticare di annaffiarla quando lo richiede. Ogni piantina è diversa dalle altre, ci sono quelle che hanno bisogno di tanta acqua e quelle che sopravvivono anche con poco. Per cui se non si è ben informati, si consiglia di fare le opportune domande prima di acquistare qualunque tipo di pianta.