Prova a coltivare in acqua il falangio, una pianta a prova di pollice nero

Tra le piante più facili da coltivare, e davvero resistenti c’è quella che in inglese è conosciuta come “pianta ragno”, ma in ogni luogo ha altri nomignoli particolari. Il suo nome scientifico è Chlorophytum elatum, ed è una specie di frequente menzionata come ottimo alleato per chi soffre di allergia alla polvere.

Il falangio ama ambienti luminosi ma al riparo dalla luce diretta del sole, non dovrebbe essere coltivata a temperature che scendono sotto i sette gradi e non è soggetta a parassiti o malattie. È anche molto facile da propagare, visto che una pianta adulta produce facilmente tanti piccoli figli che si separano molto agevolmente e radicano in fretta. Anche per questo è un’ottima candidata per la coltura in acqua. Scoprite come riuscirci.

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Innanzitutto, partite da una pianta madre ben sviluppata e sana: deve quindi avere una chioma folta con quante meno foglie rovinate possibile e soprattutto diversi figlioletti. Si tratta delle piantine che crescono alla fine degli steli ricadenti, una vera e propria versione in miniatura della pianta madre.

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Sono quelli i pezzi della pianta da prelevare: tagliateli con delicatezza, usando forbici ben affilate e soprattutto sterilizzate. Il taglio va effettuato alla base della nuova piantina, in prossimità delle foglie.

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Prendete dei contenitori di vetro piccoli, come vasetti della marmellata o bicchieri e riempiteli di acqua a metà o tre quarti, infilando ciascuna piantina appena tagliata in ognuno di essi. Solo la base della piantina dovrà essere immersa in acqua, mentre la gran parte della chioma dovrà rimanere al di fuori. Per questo dovrete usare contenitori che hanno un’imboccatura non troppo ampia.

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La pianta dovrà rimanere sempre eretta, con le foglie verso l’alto, e nel giro di una o due settimane avrà prodotto le radici. Da quando le mettete in acqua, dovete tenerle in un luogo luminoso ma non esposte ai raggi diretti del sole che potrebbero bruciare le foglie. È importante ricordarsi di cambiare l’acqua ogni 5 o 7 giorni usando acqua a temperatura ambiente per evitare shock termici, ma se vedete che anche prima l’acqua diventa biancastra o troppo torbida, cambiatela anche più di frequente: quanto più l’acqua rimarrà pulita, tanto più la pianta crescerà sana e sarà facile anche seguire lo sviluppo delle radici.

Per aiutare la pianta con i nutrienti necessari, potete usare mezzo cucchiaino di fertilizzante ogni 3,5 litri di acqua: provate una volta al mese, ma diradate in caso qualche foglia cominci a bruciarsi.

Pronti a coltivare il falangio in acqua?

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