Almeno una volta ti sarà ritrovarti di trovare tracce di muffa in casa. È naturale che sia così, specie all’inizio, quando hai poca esperienza in merito alla pulizia. Allora le probabilità di commettere errori salgono in maniera esponenziale.
Morale della favola? Disperarsi non serve a nulla, semmai bisogna a farne tesoro, onde evitare di favorirne la ricomparsa. Senza rendersene conto, in tanti prendono delle cattive decisioni, spesso dettate da indolenza e pigrizia. Invece di lasciarti sorprendere, cerca di apprendere le basi.
Gli errori da non commettere (purtroppo molto diffusi): contribuiscono alla formazione di muffa in casa
La soluzione ideale per annullare il rischio di muffa in casa consiste nel cappotto termico. Il microbiologo Matteo Montanari lo spiega nell’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, occasione di conoscere alcune pratiche dritte. Tante famiglie non dispongono, infatti, delle risorse economiche per sostenere una spesa simile; perciò, sarebbe il caso di provare a capire quali cattive abitudini aumentano le probabilità di muffa in casa.
Trascurare la necessità di assicurare una creazione idonea nelle stanze domestiche, così come non aprire mai (o quasi) le finestre aumentano le possibilità di scoperte assai poco piacevoli. Allo stesso modo, considerare poco gli ambienti dalla forte umidità, tipo le docce e le cucine, non gioca senza dubbio a favore. Infine, non sottoporre l’abitazione a controlli periodici costituisce una mossa poco saggia. Ciò poiché bastano piccole crepe nei muri a provocare tutta una serie di disagi.
Sulla muffa in casa possono anche avere inciso le condizioni in cui gli alimenti vengono conservati. Mettiamo, ad esempio, di lasciare le fragole all’interno della loro confezione originaria. Se lo fai pure tu, sappi che stai sbagliando. D’ora in avanti riponile in un contenitore di vetro, dopo averle asciugate a fondo con un po’ di carta, al fine di rimuovere ogni eventuale traccia di umidità.