Tagliare i capelli riducendo di molto la lunghezza della chioma è sempre una decisione importante: per quanto siano sani e vigorosi, impiegheranno molto tempo prima di ricrescere quindi la scelta del taglio con cui rivoluzionare il proprio look deve convincere del tutto.
A volte prendiamo ispirazione da qualche celebrità o volti notati nelle riviste di moda, oppure nei cataloghi suggeriti dai parrucchieri e alla fine le categorie più gettonate per i tagli di capelli corti risultano essere diverse variazioni di quello più famoso di sempre: il caschetto. Questo non significa però che, giocando con le lunghezze, la frangetta, le scalature, i colori e le scalature non si possano ottenere risultati anche molto diversi tra loro.
Il caschetto
In inglese è conosciuto come bob, a volte invece lo si chiama alla francese, “carré”: è il taglio preferito da chi vuole (o deve) portare i capelli corti. Quando si parla di caschetto ci si riferisce a un taglio paro e omogeneo, che ha ormai un secolo e oltre di fortuna, e in cui la lunghezza della chioma arriva all’altezza delle orecchie e che quindi crea appunto un “casco” di capelli compatto.
Al momento dell’asciugatura, però, si più decidere di tenere i capelli lisci per un effetto più geometrico oppure mossi e ondulati, per un look più sbarazzino.
Esiste anche quello lungo (o lob), con le punte dei capelli che sfiorano le spalle, ed è il più gettonato per chi ha i capelli di lunghezza media.
Oltre all’asciugatura, anche il colore serve molto a enfatizzare le linee del caschetto. Si può dar risalto solo a una ciocca o scegliere di movimentare tutta la chioma con i vari tipi di colorazioni. A seconda della forma della testa di ciascuno, il tipo di chioma, la lunghezza del collo e la corporatura tutta, esistono combinazione più e meno adatte.
Non solo la lunghezza: anche le ciocche frontali di capelli fanno la differenza nel caschetto. Si può scegliere di lasciare i capelli che incorniciano il volto lunghi, e poi pettinarli con partizione centrale o riportarli su un lato…
… Oppure optare per una frangetta. E anche questa potrà essere più leggera o folta, più o meno geometrica, a seconda di cosa doni di più al volto di ciascuno.
Il caschetto scalato
Cominciando a giocare con la forma generale del caschetto, si possono aggiungere diversi livelli di lunghezza. Quando vediamo che i capelli sulla nuca sono più corti e la linea del taglio scende in obliquo verso il mento, avremo un caschetto scalato.
E si può anche scegliere di creare un’inclinazione piuttosto drastica che produce delle code appuntite lunghe fino alla base del collo.
Pixie cut
L’espressione pixie cut letteralmente significa “taglio da folletto”: è infatti il taglio di capelli che nell’immaginazione associamo a folletti e fatine, con le capigliature corte e un po’ spettinate, anche se in sostanza anche questo è un’alterazione estrema del caschetto, come se questo venisse tagliato cortissimo.
La lunghezza dei capelli sulla sommità della testa può variare anche di molto, e nella maggior parte dei casi è un taglio che dona a chi ha la forma del viso ovale, squadrata o a cuore, ma in mani sapienti si adatta anche a visi rotondi.
Sono tagli semplici da mantenere e acconciare anche da soli, e ringiovaniscono molto anche l’aspetto delle persone mature.
Il taglio cortissimo riesce bene anche sui capelli mossi e ondulati, che gli conferiscono morbidezza.
Messy Bob
Il caschetto che gioca con diversi livelli di lunghezza, la frangetta disordinata e in generale ha un aspetto scarmigliato è il messy bob, un taglio che si ispira ai look a cavallo tra anni 80 e 90 e che torna sempre più di moda.