Quanto si risparmia in bolletta con il riscaldamento a pavimento?

Sebbene le prime applicazioni risalgano addirittura all’avanti Cristo, il riscaldamento a pavimento sta vivendo oggi una “seconda giovinezza”.

Il merito è da attribuire ai progressi compiuti sul fronte tecnologico, preferito da tante persone a causa dei vari benefici associati sia in termini di risparmio energetico sia di resa. 

Riscaldamento a pavimento: il risparmio in bolletta

Tipologie di riscaldamento a pavimento

Le tipologie sono essenzialmente due:

  • ad acqua;
  • elettrico.
Primo piano riscaldamento a pavimento

Il meccanismo è simile: sotto il pavimento si installa un sistema di tubazioni o di resistenze elettriche, da appoggiare a pannelli isolanti. Mediante il principio dell’irraggiamento, emana calore in modo uniforme lungo l’intera abitazione, da terra fino al soffitto.

Nei più frequenti sistemi ad aria l’acqua viene riscaldata da una caldaia, da una pompa di calore o, ancora meglio, da impianti fotovoltaici, di certo l’opzione più rispettosa dell’ecosistema.  

Il riscaldamento a pavimento ha diversi vantaggi: in primo luogo, a differenza dei modelli classici (dove si concentra perlopiù vicino ai radiatori), distribuisce il calore con una maggiore uniformità. Inoltre, se immesso nel sistema dell’acqua fredda, può portare un po’ di freschezza in estate, senza i fastidiosi getti d’aria dei condizionatori. 

Mentre le soluzioni tradizionali richiedevano di arrivare a circa 70 gradi, con gli impianti a pannelli, come vengono anche chiamati, è sufficiente portare l’acqua a una soglia tra i 30 e i 40 gradi, da qui i minori consumi. In generale, nel corso di un anno si traducono in un risparmio dei consumi del 25-35 per cento.

Sistema di riscaldamento a pavimento

E i contro? Si comincia dall’elevata soglia d’accesso. Difatti, l’installazione può costare fino al 50 per cento in più rispetto a una forma di riscaldamento tradizionale. Tuttavia, la spesa si ammortizza, e talvolta capita di poter beneficiare di bonus e sgravi fiscali. 

Inoltre, sebbene siano piuttosto rari, eventuali danni ai tubi renderanno necessario rimuovere una parte del pavimento, con i disagi che ne conseguono. Infine, per la posa potrebbe essere necessario rialzare la superficie di 4-5 cm

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