Quando si lavano i piatti in compagnia e si assegnano i ruoli si distinguono sempre tre momenti fondamentali: insaponare. sciacquare ed infine asciugare.
Scopriamo perché è bene saltare a piè pari l’ultimo passaggio, e soprattutto sbarazzarsi del canovaccio!
Per quanto infatti questi lembi di stoffa possano essere a loro volta lavati accuratamente, generalmente giacciono appesi in cucina per diverso tempo.
Inoltre si tende a pulire con essi qualsiasi piccola necessità, dalle mani alle superfici, quando si è di fretta o altro.
Questo fa del canovaccio un vero covo di batteri, certamente non appropriato ai piatti in cui andrà posto in seguito il cibo.
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Non è una scelta conveniente dunque quella di rimuovere l’acqua in eccesso con un canovaccio: se da un lato asciuga, dall’altro annulla totalmente il lavaggio restituendo ed arricchendo la superficie del piatto di germi e batteri pescati in ogni dove.
Voi mangereste mai in un piatto sporco? Ebbene, nonostante questo non sia un tipo di sporco visibile, certamente è anche peggio!
In più questi strofinacci tendono spesso a lasciare pelucchi sul piatto, ancora una volta non adempiendo alla missione della pulizia.
Cosa fare in alternativa? Le scelte sono varie ed adatte a tutte le necessità, tuttavia le due opzioni primarie sono scolapiatti e lavastoviglie.
La lavastoviglie è un elettrodomestico non sempre presente in casa, per questioni di costi e spazi, tuttavia è molto utile non solo per il lavaggio, ma anche per lasciare le stoviglie a sgocciolare ed asciugarsi nelle griglie socchiudendo lo sportello.
L’opzione migliore resta lo scolapiatti, sempre presente in cucina: non abbiate paura dei piatti grondanti, il piatto di raccolta al di sotto serve proprio a questo.
Basterà svuotarlo per prevenirne l’usura e nel frattempo lasciare i vostri piatti liberi di asciugare all’aria, senza rischio di sporcarli nuovamente.
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