Qualcuno usa l’aspirina per le piante, qualcuno la usa negli acquari quando i pesci stanno male. Ma lo sapevi che c’è anche chi mette l’aspirina in lavatrice? Ebbene, pare che risolva un problema assai fastidioso. Ci riferiamo agli aloni di sudore che tendono a rimanere sui vestiti anche dopo un lavaggio accurato in lavatrice. Secondo gli esperti, aggiungere una compressa di aspirina aiuta a ripristinare il piano iniziale dei vestiti.
A cosa serve mettere dell’aspirina in lavatrice?
Usare l’aspirina in lavatrice per sbiancare il bucato è molto semplice. Basta prendere tre compresse di aspirina da 500 mg ciascuna e sbriciolarle fine fine (non devono, infatti, essere inserite intere nell’elettrodomestico).
Poi si carica il bucato nel cestello e vi si aggiunge l’aspirina sminuzzata. Se preferite, però, potete sciogliere le compresse in acqua tiepida e aggiungere la soluzione così ottenuta nell’apposita vaschetta del detersivo. A voi la scelta.
A questo punto basta avviare normalmente il lavaggio ed ecco che i vestiti torneranno al loro candore iniziale. In realtà è possibile usare l’aspirina anche per il lavaggio a mano. Basta sciogliere le tre compresse in due litri di acqua calda e immergervi i vestiti da sbiancare, lasciandoli in ammollo per una notte. A questo punto si risciacqua e si procede col normale lavaggio.
Il tutto funziona in quando l’aspirina ha come principio attivo l’acido salicilico. Quest’ultimo, oltre ad avere azione antinfiammatoria, antidolorifica e antipiretica, è in grado di eliminare lo sporco e le macchie giallastre dai tessuti bianchi. Per questo motivo funziona bene sugli aloni di sudore.
Quando utilizzate l’aspirina per sbiancare i capi, attenzione solo che cani e gatti non possano leccare per errore l’acqua medicata. Se è vero che in alcuni casi di cardiomiopatia si somministra l’aspirina al gatto (ma con dosaggi specifici e a intervalli di tempo ben determinati), ecco che l’assunzione accidentale di aspirina nei nostri animali domestici può causare sintomi molto gravi anche dopo singola somministrazione (problemi di coagulazione, ulcere gastriche…).